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  • Concorso internazionale

    Il Concorso Internazionale della nona edizione del RomaFictionFest ospita una rassegna composta da pilot e prime stagioni delle migliori produzioni televisive.

    Il titolo scelto a rappresentare l'Italia è Limbo, con Kasia Smutniak nei panni di una reduce da una missione di pace in Afghanistan e vittima di Disturbo Post-Traumatico da Stress.

    Due le serie americane in gara: Mr. Robot, sul mondo dell'hacktivism che ha ricevuto l'endorsement di Edward Snowden e The Man in the High Castle, adattamento curato da Frank Spotnitz del romanzo di Philip K. Dick, "La svastica sul sole".

    Due i titoli britannici: Glue di Jack Thorne, uno degli autori più interessanti d'oltremanica, ambientata nell'Inghilterra rurale tra una comunità di giovani che conducono una vita ai limiti della legalità tra sesso, droga e alcol, e Capital, adattamento del celebre romanzo omonimo di John Lanchester, specchio di un mondo borghese e multietnico, interpretata dai grandi attori inglesi Toby Jones e Gemma Jones.

    Due titoli anche dal Nord Europa: Occupied, da un'idea di Jo Nesbø, che immagina un futuro non lontano in cui i Russi invadono la Norvegia e rapiscono il primo ministro; Trapped di Baltazar Kormàkur (regista di Everest), crime drama ambientato sullo sfondo di una magnifica Islanda.

    Dalla Francia, la serie Trepalium, ambientata in un futuro in cui vengono applicate misure estreme per gestire la disoccupazione. Dalla Germania, Deutschland 83 che segue le vicende di un ventenne della Germania dell'Est costretto a sostituire un militare nella Germania dell'Ovest e a lavorare come spia.

    Dall'Australia, Glitch, dove i defunti tornano misteriosamente in vita, con sviluppi del tutto inattesi. Dal Sud America, O Hipnotizador, adattamento del fumetto omonimo dell'argentino De Santis che racconta la vicenda onirica e surreale di una lotta tra due ipnotisti in una città di confine tra Brasile e Argentina.

    Infine, dalla Corea del Sud, il tv-movie con inserti documentari The Trial of Chungyang - A Girl Prosecuted by Feudalism che mette in scena una storia di emancipazione femminile dalla tradizione di una forma di performance coreana: il pansori. La replica domenicale sarà preceduta da una performance di pansori dal vivo, realizzata con la collaborazione dell'Ambasciata della Repubblica di Corea ed eseguita da Jong Hyuk Park e da Cecilia Soojeong Yi.




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