Come eravamo, come siamo, come saremo…
Il RomaFictionFest compie 10 anni. Un'occasione per festeggiare, per rafforzare la sua identità, quella di un'iniziativa unica nel panorama internazionale dei festival. Abbiamo concepito questa decima edizione senza sfarzo né autocelebrazioni rituali, ma offrendo semplicemente il meglio della fiction italiana e internazionale nelle sue nuove forme espressive, nella ricchezza dello stile, dei linguaggi, dei contenuti. Com'eravamo, come siamo, come saremo. Un'opportunità unica non tanto per guardare alla preistoria della televisione con lo sguardo nostalgico e il sorriso bonario di chi sfoglia un vecchio album di fotografie di famiglia. Ci interessa soprattutto che questo festival si consolidi con il contributo di un pubblico sempre più appassionato. Abbiamo voluto dedicare un'attenzione particolare alla crescita della produzione italiana, all'avviamento di un processo che si arricchisce di nuove storie e personaggi ancora più vicini alla vita di tutti. Un processo che non risponde solo all'esigenza di adeguarsi alle prospettive delineate dalla serialità internazionale, ma che propone un ventaglio di opere sempre più mature - senza rinunciare al piacere dello spettacolo, al suo carattere popolare, diffuso. Le serie non sostituiranno il cinema, ma i confini sono oggi ancora più labili di quanto si possa immaginare. La televisione non è più il piccolo schermo, si espande, invade, delinea nuove possibilità per tutti, creatori e spettatori. La serie di Paolo Sorrentino ne è un esempio, si smarca dagli standard, sfugge alle regole della narrazione consueta, promette nuove occasioni di racconto per molti. Negli ultimi anni la nostra fiction ha saputo coniugare felicemente nuovi prototipi e prodotti tradizionali che riescono a dare l'opportunità di esprimersi ad una rinnovata schiera di autori, sceneggiatori, registi, attori. Ma cosa offre l'edizione del RFF nell'anno del suo decennale? Avete mai visto Six Feet Under al cinema? La sorprendente serie che si è rivelata all'inizio del nuovo millennio? Provate a immaginarla sul grande schermo, in un flusso ininterrotto di episodi. La potrete scoprire o riscoprire nella Sala Cult, uno spazio interamente dedicato a quelle opere del passato che per forza e originalità sono diventate dei classici, conservando lo smalto della loro prima epifanica apparizione. Abbiamo scelto come serie "regina" del recente passato anche Boris, che racconta nei modi più felici, a volte parodistici, della commedia, lo stralunato mondo di una certa fiction di casa nostra. Una serie che è diventata oggetto di un vero e proprio culto, con un numerosissimo seguito di fans. Molte saranno le curiosità e i momenti di intrattenimento che saranno disseminati in questi cinque giorni, e cercheremo di offrire al pubblico l'immagine di un festival vitale e imprevedibile. E poi la nostra madrina, Matilda De Angelis, una giovane attrice che si è fatta conoscere al cinema e in televisione e che rappresenta la nostra visione più ottimistica del futuro. "Come saremo" lo possiamo cogliere nel suo sguardo, nel suo temperamento, nel suo talento d'attrice.
La sezione del Concorso raccoglie dieci titoli di serie internazionali inedite in Italia. Si tratta di opere provenienti da tutto il mondo, un viaggio attraverso il meglio della produzione seriale dagli Stati Uniti all'Inghilterra, dalla Francia alla Svezia, dal Belgio alla Repubblica Ceca, dalla Polonia all'Australia, all'Italia. A valutarle e premiarle sarà una giuria internazionale d'eccezione presieduta dal Premio Oscar Richard Dreyfuss. La sua carriera di attore - da American Graffiti a Lo Squalo, da Incontri Ravvicinati del terzo tipo a Always fino alla recente serie sulla controversa figura di Bernard Madoff - rappresenta forse l'esempio più luminoso di un legame profondo tra il grande cinema del passato e il nuovo orizzonte disegnato dalla fiction televisiva. Kids & Teens conferma come ogni anno la sua attenzione al panorama italiano e internazionale per le opere riservate ai ragazzi e alle famiglie, con nuovissime serie di animazione e appuntamenti con gli eroi più amati dal pubblico dei più giovani. E poi Master Class, incontri con i beniamini della fiction italiana, panels.
A renderci particolarmente orgogliosi sono le straordinarie anteprime mondiali che siamo riusciti a portare al Festival. Le proposte di quest'anno confermano il meritato prestigio di cui gode il RFF all'estero e l'attenzione crescente delle produzioni internazionali e dei broadcaster. Giustificano inoltre la nostra ambizione per un festival sempre più popolare che rappresenti l'occasione per un più proficuo scambio di esperienze, gusti, stili e contenuti. Un'ambizione condivisa, nel lavoro di tutti i giorni, con la direzione creativa. Il contributo di Gaia Tridente, Marco Spagnoli, Simone Raineri, Fabia Bettini e Gianluca Giannelli è stato indispensabile e prezioso. A loro e a tutta la squadra che ha reso possibile questo Festival, il mio personale ringraziamento.
Giuseppe Piccioni